lunedì 30 dicembre 2013

Warum?

Ricevo delle mail. Sappiate che ricevo delle mail. Ve lo scrivo ancora, ricevo delle mail. La domenica tra Natale e Capodanno la gente, molta gente, decine di persone, ma che dico centinaia di persone, migliaia, decinaia di centimiglia di gente, si mettono al computer, leggono il mio blog, ma che dico leggono, studiano a memoria, imparano, io apro loro gli occhi, spiego cosa pensare e quando, e loro poi, colmi di gratitudine, mi scrivono delle mail. Decine di mail, ma che dico centinaia, migliaia, decinaia di centimiglia di mail. Tutte per me. Piene di complimenti ed ammirazione. Mi ringraziano di esistere. Mi implorano di continuare a scrivere. E poi mi fanno qualche domanda. In altre parole: mi sono accorto di aver scritto una serie di fesserie nell’ultimo post (che era a favore del contollo sociale), che contraddicono la serie di fesserie che ho scritto per anni e anni, (contro il contollo sociale).
Ora rispondo alla domanda. Insomma cerco di mettere una pezza. E vi dico che in Italia c’e’ la guerra alla felicita’. Cioe’ ce la hanno tutti con me, che sono felice. Ora qui metto una nota per farvi capire che io uso Facebook in cirillico. Poi faccio un tarabaralla matematico. Che dimostra che Bologna e’ un paradiso. O meglio lo era fino a quando ci studiavo io. Quindi ho ragione. Fine della dimostrazione. Cosa dovevo dimostrare? Niente. Ah gia’, che il controllo sociale e’ ganzo. Dunque, su internet una Human Resources puo’ assolutamente trovare quasi tutto di me.
Ma io ho un avatar figo. E’ vero che mi hanno dimostrato che e’ facile scoprire come si chiama Uriel Fanelli, che vive a Salkazzen in Tedeschia, che aveva una azienda che poi ha chiuso e faceva consulenze informatiche all’ordine degli avvocati e scriveva post su uova di cioccolata volanti. Tutto vero. Pero’

Il vero problema della privacy non e’ se qualcuno, dato il vostro nickname, potra’ scoprire chi siete. Il problema e’ se qualcuno, dato chi siete, possa trovare il vostro avatar.

E il mio avatar e’ il piu’ lungo di tutti. Io ce lo ho lunghissimo l’avatar. Tanto lungo che, cifrato, diventa un manuale di istruzione per i sommergibili. Quindi se torniamo alla storia piu’ banale, quella di una HR che riceva il mio CV, il problema e’ semplice: col mio nome e cognome trova un sacco di cose su di me. E trova tutte quelle che le servono. Anche usando una visione di lungo termine e spazzolando ogni dato legato alla mia identita’, scoprira’ sicuramente alcune vene di sarcasmo, ma difficilmente trovera’ qualcosa che la infastidisca davvero.

In altre parole il mio blog non se lo fila nessuno. E questo per me e’ rassicurante. Ah, certo, in passato io ho scritto che PeppeCrillo ha paura di me, che la Chiesa ti uccide con l’onda, che gli ebrei devono imparare a volare basso, che Snowden e’ amicoamme, che ho amici nel Bundestag, che vado a cena con il CEO di una grande multinazionale, che le multinazionali regalano auto ai poveri, che la finanza italiana ti controlla quando vai in bagno, che Alba D’Eusanio e’ una zoccola e che mi sono scopato tua madre nel culo, in piu’ qui a fianco ho un curriculum vitae e una biografia davvero interessante. Ma queste sono solo vene di sarcasmo. E comunque questi dalla HR che ha ricevuto il mio CV posso sempre bannarli. Senza di me non sono un cazzo, non valgono un cazzo, sono solo dei manager con le loro cazzo di cinque slides in powerpoint. Cazzo.

Se poi allarghiamo il discorso al fatto che ormai parlo quattro lingue, cioe’ italiano, inglese, francese e (ancora debole)  tedesco, il campo lavorativo ove posso giocare e’ enorme rispetto alla dimensione della HR di qualsiasi azienda.

Quindi quando dico di capire il russo e di usarlo per quella figata di facebook sotto legislazione putiniana sto dicendo una puttanata. Che in realta’ manco con il tedesco me la cavo, dopo tutti gli anni che sto qui. E con l’inglese isn’t it. Annamo bene. Vi banno.
Ripartiamo daccapo.

Il primo punto e’, cioe’, che sino a quando esiste internet, esiste un controllo sociale che colpisce PIU’ I PROVINCIALI che me. Non andro’ MAI contro il mare dove IO sono lo squalo e loro i tonni.

Voi cioe’ siete dei provinciali. E’ bene ripeterlo qui, dopo che ho appena detto che ho problemi con il tedesco e che mi sono appena accorto che una HR puo’ scoprire che sono nato e cresciuto nella Bassa Ferrarese. Che era solo una vena di sarcasmo.
Non andro’ MAI contro il mare dove IO sono lo squalo e loro i tonni. Capito? Ve lo ripeto qua. Siete una massa di tonni. Io sono uno squalo. Voi magari credete che io sono un consulente, o magari pensate che io … non so, ma certamente pensate a me. Che non sono un consulente. Io sono uno squalo. Ero buono, da piccolo. Ma la vita mi ha indurito, brutte compagnie mi hanno traviato, mi sono scopato la mamma di tutti nel culo e ho deciso di essere cattivo, perche’ il mondo e’ una giungla e solo i cattivi sopravvivono, nobody knows the trouble I have seen, isn’t it, e qui ora ci metto un tarabaralla contro il 68, il 77, gli anni Ottanta e gli ideali. Ah, gli ideali. Che cazzate.
Si parla di ideali ma in realta’ si vuole boicottare Israele. Il boicottaggio di Israele e’ iniziato nel 1948, esiste dagli anni 50 un ufficio boicottaggio della Lega Araba, che elenca tutte le aziende che hanno rapporti con Israele e  tutti quelli che fanno affari in medio oriente hanno due passaporti, uno per il visto israeliano, e uno per tutti gli altri visti, questo dura da sessanta anni, ma io vi spiego che e’ tutto iniziato negli anni Ottanta, con gli ideali, che sono l’ammainabandiera del consenso di piazza.  Si inizio’ a parlare di “boicottare israele” quando non c’era piu’ la forza di assalire fisicamente i ghetti ebraici o di lanciare molotov sulle sinagoghe. Si inizio’ a diramare liste di malvage multinazionali di cui non comprare i prodotti quando fu impossibile incendiare i negozi rei di venderli durante una manifestazione di piazza.

Infatti Toni Negri e’ andato in cattedra dopo il 1977, e ha iniziato a scrivere libri soo nel 2014. Tutta questa trafila in cui parlo di ebrei e di terrorismo mi serve per dire che gli idealismi sono semplicemente la flatulenza che segue una indigestione  di piazze piene.

Se avete letto fino a qui vi siete resi conto che ho scritto una marea di fesserie, quindi ci metto la parola flatulenze, e spero di farvi ridere. Io credo nella liberta’, ma la liberta’ non e’ un mio ideale. E’ un mio progetto. E quando qualcosa diventa un progetto, tiene conto delle condizioni di contorno. Ma ovviamente, tiene conto di tutte le osservazioni sperimentali fatte sul campo.
Per esempio, osservando tutte le considerazioni di contorno, e’ bene che gli ebrei tengano la testa bassa, per la liberta’ di tutti, ed e’ benissimo che i gay siano bastonati in Russia, cosi’ Putin e’ piu’ forte. E soprattutto io ho la liberta’ di scrivere fesserie in contraddizione tra loro sul mio blog, protetto da un avatar di cui sono superdotato. E vi posso umiliare, provinciali. Tonni. Pesci piccoli. Mezzi uomini. Spie. Kwakwarakwa, come si dice qua in Germania.
Siete tutti in guerra contro di me. Contro la felicita’ di tutti, cioe’ la mia. Io cioe’ ho capito che il mondo si divide in malvagi e buoni. I malvagi sono quelli che io decido che sono malvagi. E i buoni sono quelli come me. Cioe’ io.
Per fermare i malvagi dovete essere bestie subumane come loro. Io invece sono buono. Per questo esiste quel gruppo su facebook che mi parodizza. Ho appena mandato una altra domanda di iscrizione e non mi rispondono. Mi hanno anzi bloccato. Bannato. Perche’, vedete, i malvagi usano etichette. Io invece vi banno. Non vedete la differenza? Neanche io. Quindi passiamo alle scottanti rivelazioni sulle torbide attivita’ sessuali nella Bassa Ferrarese. Altro che Cronaca Vera. Storie vere di corna. Iniziamo.

La sola politica vincente contro i malvagi ed i nemici dell’umanita’ e’ l’emarginazione. Nella quale, peraltro, hanno vissuto sino agli anni ’80, quando furono “sdoganati”, efurono sdoganati “dai soldi”.

In altre parole: sino ai primi anni Ottanta c’era gente che lavorava in nero. In realta’ c’era anche dopo, ma quelli erano fighi. Perche’ lo dico io. Chiunque facesse l’artigiano prima degli anni Ottanta, cioe’ prima che mio padre diventasse idraulico e io avessi i soldi per il motorino, era una merda subumana rejetta della societa’, senza amici e pure pedofilo. Ah, e’ vero, io ho scritto che non ho amici, solo colleghi. Ti banno.
Quindi, quelli che facevano gli artigiani e lavoravano in proprio, in nero, 15, 16 ore al giorno, ma che dico 23, 24, 25 ore (sta cosa dell’ora legale era un complotto ordito dai malvagi della bassa ferrarese, non lo avete capito? provinciali. tonni) erano anche quelli che distribuivano figurine con l’album. Le figurine sono una droga. E loro  te le infilavano loro in tasca, con tanto di bavosa palpatina.
E ora rivelazione numero uno: dalle parti di …. suspense …. ora lo dico …. a Migliarino c’era una zoccola che esercitava di fronto al vecchio teatro. Si chiamava Ornella. I suoi clienti regalavano album e figurine fuori dalla scuola. Non so proprio come potrete sopravvivere, nella vostra provincia, dopo questa rivelazione. Ah, ma adesso ne seguono altre.
Dunque negli anni Ottanta tutta questa gente che lavorava in proprio e’ diventata ricca. Sono gli stessi anni in cui io mi trovavo con altri nerd smanettoni. Intanto quello che mi portava il carbone a casa era diventato imprenditore del termoriscaldamento. Il nome non lo scrivo, perche’ la HR mi legge e io  diro’ soltanto che lui aveva una bella auto. Ci siamo capiti. Era stato sdoganato. Anzi no. Al bar parlava sempre con le stesse persone. A me invece non davano il caffe’ nella tazzina, ma solo nel bicchierino di plastica. Quindi ero anche io un rejetto.  Come questo imprenditore artigiano era rejetto da tutti, e che adesso ha un bel vestito, e che parla con la stessa gente, ma non viene piu’rejetto e dovrebbe essere rejetto e infatti lo reieggono, insomma che sto dicendo?
Mettiamo qui un tarabaralla parascientifico, dunque: la memoria non ha modo di prendere il posto tra i processi decisionali. Quindi nessuno si accorge dei pedofili. Manco io me ne sono accorto. E si’ che sono piu’ figo di tutti e con la mia memoria eidetica potrei essere una specie di facebook del periodo: ho una banca dati in testa. E vi posso assicurare che “Cronaca Vera” e’ solo un assaggio della provincia italiana.

Vabbe’, vi banno. Dopo, pero'; ora seguitemi bene che vi svelo altri torbidi retroscena. Perche’ Fellini non ha capito nulla. Fellini era solo un manager con le sue cinque miserabili slides di powerpoint. Io invece mi facevo le “navi scuola”. Che mi si aprivano amme, perche’ ero buono e dolce mica come quei malvagi e provinciali e violenti dei loro mariti. Le “navi scuola” dominano i ragazzini. A me piaceva venire dominato. Quindi adesso sputo sui film di Fellini. E vi banno.
Perche’ adesso c’e’ internet. Internet ha cambiato tutto. Adesso se qualcuno mi sta antipatico io posso scrivere che palpeggia i bambini di sei anni. Attenzione, questo significa che noi buoni abbiamo un potere tremendo. Ah, certo, anche il pedofilo adesso puo’ usare facebook e cercare di farsela con minorenni. Pero’ lo sgamano. Invece il porconzo del termoriscaladamento (mi leggi? mi leggi? lo so che mi leggi! lo so che hai paura che io faccia il tuo nome!!!) non lo si poteva denunciare. A dire il vero anche adesso, se scrivessi il nome del porconzo pedofilo che spalava carbone, vendeva stufe, distribuiva album di figurine fuori dalla scuola di Migliarino, era lo sponsor e allenatore della squadra dei pulcini, il tale mi denuncerebbe e la polizia mi rintraccerebbe in tre secondi nonostante il mio lunghissimo avatar.
Percio’ qui metto un altro tarabaralla, su social network e controllo sociale, che era il punto da cui ero partito e che mi trova ancora impantanato. E poi racconto la storia del Donato che dormiva con sua madre vedova e succhiava il pisello ai vecchietti. Quello e’ un nome che posso fare. E vi racconto anche di quando il vecchio albergo di fronte alla stazione di Migliarino e’ diventato  “Hotel”, e chi e’ del luogo sa bene cosa succedesse li’ dentro. Capisciammeh. E poi vi racconto del primo “Club Privee” di Ostellato, dell’edicola bar tabacchi della stazione che vendeva pornazzi e a volte anche VHS e in nota vi spiego che mi sono scopato un sacco di donne scambiste tutte con il reggicalze, inclusa vostra madre, ma nel culo.
Lo so che siete tramortiti per la serie di rivelazioni sconvolgenti con le quali vi sto sotterrando, e questo succede perche’ nella bassa ferrarese non esisteva una vera memoria del quotidiano delle piccole persone. Ora invece c’e’. Se mi avete seguito fino a qui senza farvi bannare siete pronti per la sensazionale rivelazione del millennio: 

Vi potevate riciclare quando volevate. Insomma, immaginate che nel 1946 ci fosse stato DuceNetto, con il FascistNetuorco , e che la gente avesse provato a “riciclarsi” nascondendo il passato fascista. Difficilino, eh? Se i partigiani avessero avuto google o facebook  per trovare i fascisti, il triangolo rosso sarebbe stato ripulito dalla feccia in dieci minuti.

Adesso, invece, se voglio sapere se in una scuola siano avvenuti atti di bullismo, posso andare a cercare su Google. E avro’ almeno DIECI ANNI di notizie, su quel che succede e non succede li’. E chiunque puo’ sapere come mi chiamo. Ma e’ bellissimo, potentissimo, una figata eccezionale.

Se voglio sapere che genere di persone saranno i compagni di mia figlia, posso andare sui loro profili Facebook, o quel che sara’ quando sara’ grande abbastanza da avere il problema. E specialmente, se viene istruita ad un atteggiamento aggressivo , lei stessa potra’ valutare in anticipo che genere di persone siano quelli che la invitano ad uscire.

Sicche’ dara’ il due di picche a quelli che non piacciono a me. In breve, facebook mi permette di controllare i compagni di mia figlia, e loro possono controllare me, e io posso controllare chi e’ il mio datore di lavoro e lui possono controllare me, non vedete che bello? Si’, lo so, due giorni fa questa roba mi sembrava un incubo e tre mesi fa mi sono inventato la darknet cazzabubole tarabaralla e adesso ho scritto dettagli scabrosi della vita in provincia, sono assolutamente  rintracciabile, ocazzo, ma sono comunque lo squalo e voi provincialii tonni.
E qui ci metto un tarabaralla apocalittico, un peana per il social network che fino a ieri mi stava sul cazzo perche’ permetteva ad Obama di sapere i fatti miei, che sono importantissimi e fondamentali per la tenuta dell’economia mondiale, una serie di cazzabubole su come internet sia una figata perche’ conserva tracce del passato di tutti, anche il mio curriculum in cui si vede che non sono laureato. Anche i post in cui spiegavo che evocavo demoni assieme a Marco Dimitri. Certo, era una vena di sarcasmo. Perche’ tutti quanti abbiamo uno strumento, una pistola, un caricatore, un cannone, un avatar, solo che il mio e’ il piu’ lungo di tutti. E quindi adesso cacceremo i cattivi, ridurremo alla fame i malvagi, e banneremo tutti i perversi. Si’, e’ grande internet, e’ una figata il controllo sociale!
Vi lascio con un antico proverbio esperanto: tanto va la strega alla rete, che ci lascia l’Obamba TriLanden.
E comunque poi vi banno.

(Tratto da: http://allegroefurioso.wordpress.com/2013/12/30/un-nuovo-post-di-uriel/)

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