Ricevo delle mail. Sappiate che ricevo delle mail. Ve lo scrivo ancora,
ricevo delle mail. La domenica tra Natale e Capodanno la gente, molta
gente, decine di persone, ma che dico centinaia di persone, migliaia,
decinaia di centimiglia di gente, si mettono al computer, leggono il mio
blog, ma che dico leggono, studiano a memoria, imparano, io apro loro
gli occhi, spiego cosa pensare e quando, e loro poi, colmi di
gratitudine, mi scrivono delle mail. Decine di mail, ma che dico
centinaia, migliaia, decinaia di centimiglia di mail. Tutte per me.
Piene di complimenti ed ammirazione. Mi ringraziano di esistere. Mi
implorano di continuare a scrivere. E poi mi fanno qualche domanda. In
altre parole: mi sono accorto di aver scritto una serie di fesserie
nell’ultimo post (che era a favore del contollo sociale), che
contraddicono la serie di fesserie che ho scritto per anni e anni,
(contro il contollo sociale).
Ora rispondo alla domanda. Insomma cerco di mettere una pezza. E vi dico
che in Italia c’e’ la guerra alla felicita’. Cioe’ ce la hanno tutti
con me, che sono felice. Ora qui metto una nota per farvi capire che io
uso Facebook in cirillico. Poi faccio un tarabaralla matematico. Che
dimostra che Bologna e’ un paradiso. O meglio lo era fino a quando ci
studiavo io. Quindi ho ragione. Fine della dimostrazione. Cosa dovevo
dimostrare? Niente. Ah gia’, che il controllo sociale e’ ganzo. Dunque,
su internet una Human Resources puo’ assolutamente trovare quasi tutto
di me.
Ma io ho un avatar figo. E’ vero che mi hanno dimostrato che e’ facile
scoprire come si chiama Uriel Fanelli, che vive a Salkazzen in
Tedeschia, che aveva una azienda che poi ha chiuso e faceva consulenze
informatiche all’ordine degli avvocati e scriveva post su uova di
cioccolata volanti. Tutto vero. Pero’
Il vero problema della privacy non e’ se qualcuno, dato il vostro
nickname, potra’ scoprire chi siete. Il problema e’ se qualcuno, dato
chi siete, possa trovare il vostro avatar.
E il mio avatar e’ il piu’ lungo di tutti. Io ce lo ho lunghissimo
l’avatar. Tanto lungo che, cifrato, diventa un manuale di istruzione per
i sommergibili. Quindi se torniamo alla storia piu’ banale, quella di una HR che riceva il mio
CV, il problema e’ semplice: col mio nome e cognome trova un sacco di
cose su di me. E trova tutte quelle che le servono. Anche usando una
visione di lungo termine e spazzolando ogni dato legato alla mia
identita’, scoprira’ sicuramente alcune vene di sarcasmo, ma
difficilmente trovera’ qualcosa che la infastidisca davvero.
In altre parole il mio blog non se lo fila nessuno. E questo per me e’
rassicurante. Ah, certo, in passato io ho scritto che PeppeCrillo ha
paura di me, che la Chiesa ti uccide con l’onda, che gli ebrei devono
imparare a volare basso, che Snowden e’ amicoamme, che ho amici nel
Bundestag, che vado a cena con il CEO di una grande multinazionale, che
le multinazionali regalano auto ai poveri, che la finanza italiana ti
controlla quando vai in bagno, che Alba D’Eusanio e’ una zoccola e che
mi sono scopato tua madre nel culo, in piu’ qui a fianco ho un
curriculum vitae e una biografia davvero interessante. Ma queste sono
solo vene di sarcasmo. E comunque questi dalla HR che ha ricevuto il mio
CV posso sempre bannarli. Senza di me non sono un cazzo, non valgono un
cazzo, sono solo dei manager con le loro cazzo di cinque slides in
powerpoint. Cazzo.
Se poi allarghiamo il discorso al fatto che ormai parlo quattro lingue,
cioe’ italiano, inglese, francese e (ancora debole) tedesco, il campo
lavorativo ove posso giocare e’ enorme rispetto alla dimensione della HR
di qualsiasi azienda.
Quindi quando dico di capire il russo e di usarlo per quella figata di
facebook sotto legislazione putiniana sto dicendo una puttanata. Che in
realta’ manco con il tedesco me la cavo, dopo tutti gli anni che sto
qui. E con l’inglese isn’t it. Annamo bene. Vi banno.
Ripartiamo daccapo.
Il primo punto e’, cioe’, che sino a quando esiste internet, esiste un
controllo sociale che colpisce PIU’ I PROVINCIALI che me. Non andro’ MAI
contro il mare dove IO sono lo squalo e loro i tonni.
Voi cioe’ siete dei provinciali. E’ bene ripeterlo qui, dopo che ho
appena detto che ho problemi con il tedesco e che mi sono appena accorto
che una HR puo’ scoprire che sono nato e cresciuto nella Bassa
Ferrarese. Che era solo una vena di sarcasmo.
Non andro’ MAI contro il mare dove IO sono lo squalo e loro i tonni.
Capito? Ve lo ripeto qua. Siete una massa di tonni. Io sono uno squalo.
Voi magari credete che io sono un consulente, o magari pensate che io …
non so, ma certamente pensate a me. Che non sono un consulente. Io sono
uno squalo. Ero buono, da piccolo. Ma la vita mi ha indurito, brutte
compagnie mi hanno traviato, mi sono scopato la mamma di tutti nel culo e
ho deciso di essere cattivo, perche’ il mondo e’ una giungla e solo i
cattivi sopravvivono, nobody knows the trouble I have seen, isn’t it, e
qui ora ci metto un tarabaralla contro il 68, il 77, gli anni Ottanta e
gli ideali. Ah, gli ideali. Che cazzate.
Si parla di ideali ma in realta’ si vuole boicottare Israele. Il
boicottaggio di Israele e’ iniziato nel 1948, esiste dagli anni 50 un
ufficio boicottaggio della Lega Araba, che elenca tutte le aziende che
hanno rapporti con Israele e tutti quelli che fanno affari in medio
oriente hanno due passaporti, uno per il visto israeliano, e uno per
tutti gli altri visti, questo dura da sessanta anni, ma io vi spiego che
e’ tutto iniziato negli anni Ottanta, con gli ideali, che sono l’ammainabandiera del consenso di piazza. Si inizio’ a parlare di
“boicottare israele” quando non c’era piu’ la forza di assalire
fisicamente i ghetti ebraici o di lanciare molotov sulle sinagoghe. Si
inizio’ a diramare liste di malvage multinazionali di cui non comprare i
prodotti quando fu impossibile incendiare i negozi rei di venderli
durante una manifestazione di piazza.
Infatti Toni Negri e’ andato in cattedra dopo il 1977, e ha iniziato a
scrivere libri soo nel 2014. Tutta questa trafila in cui parlo di ebrei e
di terrorismo mi serve per dire che gli idealismi sono semplicemente la flatulenza che segue una indigestione di piazze piene.
Se avete letto fino a qui vi siete resi conto che ho scritto una marea di fesserie, quindi ci metto la parola flatulenze, e spero di farvi ridere. Io credo nella liberta’, ma la liberta’ non e’ un mio ideale. E’ un mio
progetto. E quando qualcosa diventa un progetto, tiene conto delle
condizioni di contorno. Ma ovviamente, tiene conto di tutte le osservazioni sperimentali fatte sul campo.
Per esempio, osservando tutte le considerazioni di contorno, e’ bene che
gli ebrei tengano la testa bassa, per la liberta’ di tutti, ed e’
benissimo che i gay siano bastonati in Russia, cosi’ Putin e’ piu’
forte. E soprattutto io ho la liberta’ di scrivere fesserie in
contraddizione tra loro sul mio blog, protetto da un avatar di cui sono
superdotato. E vi posso umiliare, provinciali. Tonni. Pesci piccoli.
Mezzi uomini. Spie. Kwakwarakwa, come si dice qua in Germania.
Siete tutti in guerra contro di me. Contro la felicita’ di tutti, cioe’
la mia. Io cioe’ ho capito che il mondo si divide in malvagi e buoni. I
malvagi sono quelli che io decido che sono malvagi. E i buoni sono
quelli come me. Cioe’ io.
Per fermare i malvagi dovete essere bestie subumane come loro. Io invece
sono buono. Per questo esiste quel gruppo su facebook che mi parodizza.
Ho appena mandato una altra domanda di iscrizione e non mi rispondono.
Mi hanno anzi bloccato. Bannato. Perche’, vedete, i malvagi usano
etichette. Io invece vi banno. Non vedete la differenza? Neanche io.
Quindi passiamo alle scottanti rivelazioni sulle torbide attivita’
sessuali nella Bassa Ferrarese. Altro che Cronaca Vera. Storie vere di
corna. Iniziamo.
La sola politica vincente contro i malvagi ed i nemici
dell’umanita’ e’ l’emarginazione. Nella quale, peraltro, hanno vissuto
sino agli anni ’80, quando furono “sdoganati”, efurono sdoganati “dai
soldi”.
In altre parole: sino ai primi anni Ottanta c’era gente che lavorava in
nero. In realta’ c’era anche dopo, ma quelli erano fighi. Perche’ lo
dico io. Chiunque facesse l’artigiano prima degli anni Ottanta, cioe’
prima che mio padre diventasse idraulico e io avessi i soldi per il
motorino, era una merda subumana rejetta della societa’, senza amici e
pure pedofilo. Ah, e’ vero, io ho scritto che non ho amici, solo
colleghi. Ti banno.
Quindi, quelli che facevano gli artigiani e lavoravano in proprio, in
nero, 15, 16 ore al giorno, ma che dico 23, 24, 25 ore (sta cosa
dell’ora legale era un complotto ordito dai malvagi della bassa
ferrarese, non lo avete capito? provinciali. tonni) erano anche quelli
che distribuivano figurine con l’album. Le figurine sono una droga. E
loro te le infilavano loro in tasca, con tanto di bavosa palpatina.
E ora rivelazione numero uno: dalle parti di …. suspense …. ora lo dico
…. a Migliarino c’era una zoccola che esercitava di fronto al vecchio
teatro. Si chiamava Ornella. I suoi clienti regalavano album e figurine
fuori dalla scuola. Non so proprio come potrete sopravvivere, nella
vostra provincia, dopo questa rivelazione. Ah, ma adesso ne seguono
altre.
Dunque negli anni Ottanta tutta questa gente che lavorava in proprio e’
diventata ricca. Sono gli stessi anni in cui io mi trovavo con altri
nerd smanettoni. Intanto quello che mi portava il carbone a casa era
diventato imprenditore del termoriscaldamento. Il nome non lo scrivo,
perche’ la HR mi legge e io diro’ soltanto che lui aveva una bella
auto. Ci siamo capiti. Era stato sdoganato. Anzi no. Al bar parlava
sempre con le stesse persone. A me invece non davano il caffe’ nella
tazzina, ma solo nel bicchierino di plastica. Quindi ero anche io un
rejetto. Come questo imprenditore artigiano era rejetto da tutti, e che
adesso ha un bel vestito, e che parla con la stessa gente, ma non viene
piu’rejetto e dovrebbe essere rejetto e infatti lo reieggono, insomma
che sto dicendo?
Mettiamo qui un tarabaralla parascientifico, dunque: la memoria non ha
modo di prendere il posto tra i processi decisionali. Quindi nessuno si
accorge dei pedofili. Manco io me ne sono accorto. E si’ che sono piu’
figo di tutti e con la mia memoria eidetica potrei essere una specie di facebook del
periodo: ho una banca dati in testa. E vi posso assicurare che “Cronaca
Vera” e’ solo un assaggio della provincia italiana.
Vabbe’, vi banno. Dopo, pero'; ora seguitemi bene che vi svelo altri
torbidi retroscena. Perche’ Fellini non ha capito nulla. Fellini era
solo un manager con le sue cinque miserabili slides di powerpoint. Io
invece mi facevo le “navi scuola”. Che mi si aprivano amme, perche’ ero
buono e dolce mica come quei malvagi e provinciali e violenti dei loro
mariti. Le “navi scuola” dominano i ragazzini. A me piaceva venire
dominato. Quindi adesso sputo sui film di Fellini. E vi banno.
Perche’ adesso c’e’ internet. Internet ha cambiato tutto. Adesso se
qualcuno mi sta antipatico io posso scrivere che palpeggia i bambini di
sei anni. Attenzione, questo significa che noi buoni abbiamo un potere
tremendo. Ah, certo, anche il pedofilo adesso puo’ usare facebook e
cercare di farsela con minorenni. Pero’ lo sgamano. Invece il porconzo
del termoriscaladamento (mi leggi? mi leggi? lo so che mi leggi! lo so
che hai paura che io faccia il tuo nome!!!) non lo si poteva denunciare.
A dire il vero anche adesso, se scrivessi il nome del porconzo pedofilo
che spalava carbone, vendeva stufe, distribuiva album di figurine fuori
dalla scuola di Migliarino, era lo sponsor e allenatore della squadra
dei pulcini, il tale mi denuncerebbe e la polizia mi rintraccerebbe in
tre secondi nonostante il mio lunghissimo avatar.
Percio’ qui metto un altro tarabaralla, su social network e controllo
sociale, che era il punto da cui ero partito e che mi trova ancora
impantanato. E poi racconto la storia del Donato che dormiva con sua
madre vedova e succhiava il pisello ai vecchietti. Quello e’ un nome che
posso fare. E vi racconto anche di quando il vecchio albergo di fronte
alla stazione di Migliarino e’ diventato “Hotel”, e chi e’ del luogo sa
bene cosa succedesse li’ dentro. Capisciammeh. E poi vi racconto del
primo “Club Privee” di Ostellato, dell’edicola bar tabacchi della
stazione che vendeva pornazzi e a volte anche VHS e in nota vi spiego
che mi sono scopato un sacco di donne scambiste tutte con il reggicalze,
inclusa vostra madre, ma nel culo.
Lo so che siete tramortiti per la serie di rivelazioni sconvolgenti con
le quali vi sto sotterrando, e questo succede perche’ nella bassa
ferrarese non esisteva una vera memoria del quotidiano delle piccole
persone. Ora invece c’e’. Se mi avete seguito fino a qui senza farvi
bannare siete pronti per la sensazionale rivelazione del millennio:
Vi potevate riciclare quando volevate. Insomma, immaginate che nel
1946 ci fosse stato DuceNetto, con il FascistNetuorco , e che la gente
avesse provato a “riciclarsi” nascondendo il passato fascista.
Difficilino, eh? Se i partigiani avessero avuto google o facebook per
trovare i fascisti, il triangolo rosso sarebbe stato ripulito dalla
feccia in dieci minuti.
Adesso, invece, se voglio sapere se in una scuola siano avvenuti atti di
bullismo, posso andare a cercare su Google. E avro’ almeno DIECI ANNI
di notizie, su quel che succede e non succede li’. E chiunque puo’
sapere come mi chiamo. Ma e’ bellissimo, potentissimo, una figata
eccezionale.
Se voglio sapere che genere di persone saranno i compagni di mia
figlia, posso andare sui loro profili Facebook, o quel che sara’ quando
sara’ grande abbastanza da avere il problema. E specialmente, se viene
istruita ad un atteggiamento aggressivo , lei stessa potra’ valutare in
anticipo che genere di persone siano quelli che la invitano ad uscire.
Sicche’ dara’ il due di picche a quelli che non piacciono a me. In
breve, facebook mi permette di controllare i compagni di mia figlia, e
loro possono controllare me, e io posso controllare chi e’ il mio datore
di lavoro e lui possono controllare me, non vedete che bello? Si’, lo
so, due giorni fa questa roba mi sembrava un incubo e tre mesi fa mi
sono inventato la darknet cazzabubole tarabaralla e adesso ho scritto
dettagli scabrosi della vita in provincia, sono assolutamente
rintracciabile, ocazzo, ma sono comunque lo squalo e voi provincialii
tonni.
E qui ci metto un tarabaralla apocalittico, un peana per il social
network che fino a ieri mi stava sul cazzo perche’ permetteva ad Obama
di sapere i fatti miei, che sono importantissimi e fondamentali per la
tenuta dell’economia mondiale, una serie di cazzabubole su come internet
sia una figata perche’ conserva tracce del passato di tutti, anche il
mio curriculum in cui si vede che non sono laureato. Anche i post in cui
spiegavo che evocavo demoni assieme a Marco Dimitri. Certo, era una
vena di sarcasmo. Perche’ tutti quanti abbiamo uno strumento, una
pistola, un caricatore, un cannone, un avatar, solo che il mio e’ il
piu’ lungo di tutti. E quindi adesso cacceremo i cattivi, ridurremo alla
fame i malvagi, e banneremo tutti i perversi. Si’, e’ grande internet,
e’ una figata il controllo sociale!
Vi lascio con un antico proverbio esperanto: tanto va la strega alla rete, che ci lascia l’Obamba TriLanden.
E comunque poi vi banno.
(Tratto da: http://allegroefurioso.wordpress.com/2013/12/30/un-nuovo-post-di-uriel/)
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